La mia gente

Così ricordo la mia gente : Semplice allegra con una voglia di vivere dentro immensa .


Erano due i punti di incontro nel paese; la piccola ma accogliente osteria di Cerisola e la piazzetta situata in cima al paese detta " In Cima da Villa " Questi luoghi d'incontro erano il ritrovo degli uomini del paese lì si discuteva , si raccontava, si scambiavano pareri o si ricordavano i tempi vissuti. Il tutto accompagnato da profumate boccate di fumo che l'inseparabile compagna pipa era protagonista. L'inverno poi diventava periodo di "sosta"..... Se la possiamo definire tale: Anche se sosta non era perchè il bestiame e la legna tenevano sempre occupati gli agricoltori però tante attività essendo ferme davano un po' di spazio per curare altri lavori come per esempio le manutenzioni degli attrezzi di lavoro o addirittura la ricostruzione di nuovi. Ricordo il nonno materno si applicave nella costruzione delle macchine per filare la lana allora già un lavoro impegnativo.Però la sera finiva sempre con la " VEGLIA " il ritrovo nelle varie famiglie che, senza TV la serata veniva arricchita magari da scherzi o canti, mentre fuori la neve metteva tutto tacito il paese.Cosa ptremmo dare noi in cambio per una serata di allora, non avevano niente ma vivevano in armonia e tranquillità e felicità,attorno a un focolare la cena appesa a una catena dentro a una pentola accarezzata dal fuoco. Direi che non c'era invidia nei paesi era per tutti così. La vita attuale frenetica, senza sosta abbiamo tutto non ci manca niente; tutto? Non saprei certo vanno riconosciuti i servizi che la tecnologia ci ha offerto e con i quali noi possiamo informarci o comunicare ma ci manca la serenità, una serenità che io non riesco forse nemmeno a immaginare o a vivere, ne ho sentito parlare dagli anziani,ma nel tragitto dei ricordi nei racconti fatti da un anziano, magari davanti a un piatto durante la cena, in quell'istante mi sembra di vivere quei momenti come un sogno che poi aimè svanisce . Però riflettendo si va a pensare: Famiglie così numerose con il solo ricavato dai prodotti coltivati e dal duro lavoro delle loro braccia felici e sinceri tra di loro chi le dava tale forza ? la risposta quasi con certezza era tra le mani di una donna che tutte le sere sgranando una corona recitava il Santo Rosario e sperava sempre nella provvidenza del Buon Dio.

                              Nella piazzetta del paese.....


La piazzetta delle "riunioni" I vecchi del paese si riunivano nella piazzetta in cima al paese per raccontarsi vicende ,consigliarsi. Non c'era invidia ma tanta unione!

Particolare del banco osteria di Cerisola

Particolare del banco osteria di Cerisola
Un angolo felice, gente con il cuore in mano semplice e alla buona . Lì si giocava a carte si discuteva magari si litigava e poi con un buon bicchiere di vino in mano ci si abbracciava e si cantava insieme.

                                       Filiamo la lana.

Macchina per filare la lana costruita da mio nonno Milietto. Alla sera dopo tutti i lavori svolti nella giornata le donne trovavano il tempo per filare la lana di pecora per poi trasformarte il filato in calzini maglie o altro.

Pettine per la raccolta dei mirtilli

Pettine per la raccolta dei mirtilli
All'arrivo dell'inverno quando la neve ricopriva tutta la campagna questo strumento faceva parti dei tanti
lavoretti utili e al momento anche passatempo del contadino.


Particolare di una " Forgia"